Renault Clio cambia, ma non tradisce i valori di questa icona

Eccitante” e “sfida” sono le due parole più usate durante la presentazione della nuova Renault Clio E-Tech Full Hubrid, a cui abbiamo partecipato in anteprima mondiale.
Una storia d’amore senza fine, iniziata nel 1990 e che dura, quindi, da ben 33 anni.
Del resto molti, sicuramente anche alcuni di voi, hanno avuto una Clio all’interno del loro garage e nella loro famiglia. Una storia di successo (anche in Italia) che garantisce una “lovalty” da parte della clientela  su cui conta molto la Casa Francese che, quindi, non abbandona un segmento e una “forma” (quella della berlina) sempre più messa in disparte a vantaggio dei SUV.
E meno male, diciamo noi!

Renault Clio cambia, ma non tradisce i valori di quest’icona

Se il Design è la prima ragione di acquisto in questo segmento, con linee più tese e un frontale molto più moderno e dinamico, che riprende la firma luminosa del family feeling, la nuova Clio non porta stravolgimenti, ma solo un abile restyling che non ne varia le dimensioni e la dinamica.

Sotto il cofano, nella versione di punta il motore E-Tech full hybrid promette un piacere di guida alla portata di tutti: una potenza di 145 CV per emissioni di CO2 a partire da 93 grammi al chilometro. Ė una tecnologia efficiente di cui vi abbiamo già molto parlato (leggete il nostro precedente test drive qui), perfetta per garantire, a mio parere, la transizione energetica in modo meno radicale in più Paesi.
In particolare un’autonomia (provata) di oltre 850 Km.
Se invece rimanete vecchia scuola, e macinate lunghe distanze autostradali, sappiate che vi aspetta anche un diesel Blue dCi 100 (siete contenti, lo so) in linea con le nuove norme antinquinamento e pure un GPL, sempre da 100 CV che, pensate, promette un’autonomia totale di 1.100 Km.

Renault Clio cambia, ma non tradisce i valori di quest’icona

Tre gli allestimenti, che semplificano la scelta ed aggiungono (soprattutto nel campo sicurezza) nuove tecnologie di serie. In quelli Techno ed Esprit Alpine, la parte inferiore della calandra è percorsa da una lama aerodinamica che trae ispirazione direttamente dal mondo del motorsport. I suoi volumi scolpiti e le linee tese e sfaccettate conferiscono ricchezza e dinamicità al frontale. Riprende la tinta della carrozzeria nell’allestimento Techno, mentre diventa Grigio Scisto Opaco nella versione Esprit Alpine.

Nuova Clio utilizza per i sedili, i pannelli delle porte e la plancia dell’allestimento Techno, un tessuto sostenibile (noto per la straordinaria morbidezza) costituito per il 60% da fibre di origine biologica, a base di cellulosa di legno, denominato TENCEL da Lenzing, l’azienda austriaca che lo produce. Queste fibre, usate per la prima volta in tali proporzioni all’interno di un veicolo, fanno di Nuova Clio la prima auto a contenere grandi quantità di questo prodotto tessile.

Renault Clio cambia, ma non tradisce i valori di quest’icona

Il cruscotto di Nuova Clio diventa più moderno con il nuovo display digitale senza cornice da 7” o 10” in base agli allestimenti. In Italia, è dotata del sistema multimediale Renault EASY LINK su tutti gli allestimenti. Il logo Nouvel’R presente sul volante conferisce all’abitacolo un ulteriore tocco di di eleganza.
Purtroppo molte domande, ma poche risposte sui prezzi. Per ora sappiamo che l’apertura degli ordini sarà a maggio e le prime consegne avverranno a settembre 2023.

 

Ahimè, non si parla nemmeno di future versioni sportive.
E questo un po’ ci dispiace. Nessun aggiornamento nemmeno per Clio Cup e nel pianeta rally. L’unico piccolo contentino, per ora, è dato dalla versione Esprit Alpine (che è quella che vedete in queste foto) che mixa abilmente sportività, eleganza e tecnica. Pare che la sceglierà (secondo il marketing di Renault Italia) un cliente su 4. Incoraggiante. Dai che, magari, questo convincerà i vertici Renault a mettere in cantiere anche una performante versione R.S. o, perdon, Alpine. Questo farebbe la felicità di molti, sappiatelo!

Marco Longhini

Giornalista iscritto all'Ordine, insegue da sempre (creando strani incastri) le sue due più grandi passioni, AUTO e MUSICA. Ha partecipato a numerosi corsi di guida performance e si definisce un "car addicted"; a differenza di molti colleghi, però, è più interessato ai pregi e difetti con la loro convivenza, che alla quantità di fumo che sono in grado di generare dalle ruote posteriori. Vive nell'eterno dilemma: "lusso o prestazioni" ? Fondatore del Lifersblog (ora casa di villeggiatura) si augura diventi presto il suo domicilio principale...