Niki Lauda, la T.50S di Gordon Murray Automotive

Niki Lauda
La versione “S” si differenzia nettamente dalle linee pulite ed essenziali della T.50. E’ una hypercar ad alta downforce che guarda alla prestazione pura con un rapporto peso/potenza da record.

I clienti potranno acquistarne un esemplare al prezzo di 3,1 milioni di sterline, tasse escluse, con consegne previste nel 2023.

Niki Lauda, la T.50S di Gordon Murray Automotive
La base è quella della T.50 con il motore V12 aspirato Cosworth 3.9 portato a 735 CV per un peso di appena 852 kg. Il limitatore è fissato a 12.100 giri, un dato davvero impressionante per l’era dei turbo ibridi a cui siamo ormai abituati.

Niki Lauda, la T.50S di Gordon Murray Automotive
Per ottenere una migliore performance è stato installato un nuovo airbox con effetto RamAir sul tetto ed è stato completamente riprogettato l’impianto di scarico in Inconel, che non necessita più delle restrizioni necessarie per la circolazione su strada.

Niki Lauda, la T.50S di Gordon Murray Automotive

Altra novità importante è il passaggio dal cambio manuale ad un sequenziale Xtrac a sei marce con paddle al volante, per ottimizzare la performance tra i cordoli.
Il dato più affascinante è quello relativo alla downforce: con la combinazione di ali e ventola è possibile raggiungere valori prossimi ai 1500 kg, con prestazioni che, secondo Murray, saranno vicine ai prototipi LMP1 e F1.


L’ala posteriore è uno degli elementi caratteristici di questa versione. Larga 1.758mm, ha una forma che richiama le appendici anteriori a freccia della Brabham BT52 del 1983. E’ dotata di flap regolabili e lavora in combinazione con la ventola e con il diffusore posteriore, per incollare la T.50S al terreno.

E qui arriviamo a Niki Lauda.
Scritto in bella vista sulla pinna è un omaggio romantico alla carriera e all’esperienza di Gordon nel settore delle competizioni.
La vettura è stata presentata nel giorno del compleanno del campione austriaco, rendendo omaggio ad un percorso che era iniziato nel 1978 con la Brabham BT46B, portata alla vittoria da Niki e poi messa al bando proprio per la ventola posteriore.

Ammetto che al primo sguardo avevo storto un pò il naso al primo contatto con la T.50.
Il valore tecnico e progettuale era fuori discussione, ma non mi ha fatto innamorare subito. Informandomi e guardandola ho iniziato ad apprezzare il valore di ogni singola linea e non posso che confermare questo aspetto anche nella “S”.
Un progetto emozionale ed emozionante, condito da un pò di sana follia e da una grande storia.

La T.50S sarà una vettura che ricorderemo, per la capacità di distinguersi in un mondo digitale, ricordandoci che i brividi lungo la nostra schiena quando schiacciamo l’acceleratore sono sempre analogici!