2021 – Le tre auto migliori per Paolo Olivero

2021 – Le tre auto migliori per Paolo Olivero
Sto per farmi dei nemici, e lo so: ma dire quella che per me è la verità è una vecchia quanto pericolosa abitudine che non ho mai perso. Nel sostenere quanto segue sono peraltro in ottima compagnia, dato che mi ritrovo perfettamente in linea con numerosi personaggi assai più autorevoli di me, quali – ad esempio – Carlos Tavares (Amministratore Delegato di Stellantis) e il professor Antonino Zichichi (fisico di fama mondiale). Nonché la maggior parte del managemenet dell’automotive, una nutrita e qualificata schiera di scienziati, per non parlare degli economisti e degli esperti degli equilibri geopolitici, di quelli che probabilmente non vedrete mai nei talk show televisivi.
Ed eccoci al punto: la transizione ecologica è sicuramente un passaggio necessario, ma ancor più importante sarebbe metterla in pratica con prudenza, gradualità e – soprattutto – lungimiranza. Il che non sta avvenendo. Sulla scia dell’emotività scaturita da un ambientalismo oggettivamente poco informato ed ingenuamente integralista, cavalcato (o pilotato?) dalla politica con una leggerezza che sfiora l’incoscienza, stiamo infatti prendendo una direzione che avrà un costo spaventoso in termini economici (sta già succedendo), sociali (con livelli di disoccupazione mai visti) e geopolitici, con ulteriore spostamento del controllo dell’economia globale verso quella Cina che – ironia della sorte – continua a incrementare la produzione di energia con nuove e sempre più grandi centrali a carbone…
Tanto ancora ci sarebbe da dire al riguardo, ma non è questa la sede. Ritenevo però doveroso esternare la mia preoccupazione per un futuro che potrebbe presentarsi assai più roseo se, rispetto alle “mode” del momento, prevalessero competenza scientifica, conoscenza reale e sano buon senso. Con tutto ciò, lo ribadisco, io vedo con favore il passaggio progressivo all’elettrico, magari mediato da una lunga fase di elettrificazione dei motori termici più efficienti (che hanno già livelli di emissioni molto bassi) e da una parallela forte incentivazione delle elettriche pure per l’impiego urbano, dove è più reale la necessità di migliorare la qualità dell’aria.

Proprio sulla scia di queste considerazioni nasce la mia scelta delle tre vetture più interessanti dell’anno 2021, naturalmente condita con quel tanto di passione per la guida da cui non so esimermi…

3) E cominciamo con una vettura che verrà commercializzata a brevissimo, vale a dire la nuova Kia Sportage. Chi mi conosce sa bene del mio scarso entusiasmo verso crossover e SUV a 2 ruote motrici, ma in questo nuovo modello della Casa coreana non è stata trascurata (anzi!) quella componente che per me è imprescindibile in una vettura “alta”, vale a dire la trazione integrale. La variante AWD viene qui resa disponibile, infatti, in abbinamento con addirittura tre diverse scelte motoristiche: diesel ibrido leggero, benzina full hybrid e benzina plug-in hybrid! Un ventaglio di possibilità capace di soddisfare quella non piccola fascia d’utenza che, per piacere o per necessità, non intende rinunciare ai vantaggi di una vera 4×4, e che nella nuova Sportage potrà scegliere tra la conveniente ed eclettica 1.6 CRDi MHEV da 136 CV, la vivace e divertente 1.6 TGDi HEV da 230 CV e la sofisticata PHEV da ben 265 CV, quest’ultima ideale per chi ha modo di ricaricare a casa. Da sottolineare, infine, che la trazione integrale del SUV Kia è piuttosto efficiente, e prevede sia il blocco virtuale della ripartizione tra i due assali che la possibilità di configurare la gestione su tre modalità di fondo: Snow per neve compatta e ghiaccio, Sand per sabbia e sterrato asciutto, Mud per fango e neve molle o marcia.

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Kia Sportage

2) Perfettamente in linea con quanto espresso nella mia lunga prefazione, ecco la seconda delle mie scelte: la Citroën Ami. State storcendo il naso? Qualcuno, giustamente, sostiene che non è un’auto, ma un quadriciclo leggero (omologazione L6)? Avete ragione, ma proviamo a valutarla pragmaticamente: costa meno di uno scoooterone (da 7.200 euro, che diventano 5.430 con gli ecoincentivi) ma viaggi al chiuso e con il riscaldamento, le fai il pieno da una normale presa elettrica in tre ore (spendendo meno di 1,50 euro) e ci percorri 60-70 km, vai piano (45 km/h di punta) ma con buone accelerazioni, non paghi il bollo e la parcheggi dove vuoi (è lunga 2,41 metri e larga 1,36)… Insomma, come seconda auto da città è perfetta, la può usare tutta la famiglia (anche i quattordicenni col patentino) ed è veramente l’elettrica 2021 alla portata di tutti. Inoltre è pratica, simpatica e con soluzioni costruttive assai intelligenti.

 

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Citroën Ami 

1)  E chiudiamo con lo “spazio passione”. Voglio fare i complimenti a Toyota, Casa che – pur essendo stata l’apripista della mobilità green elettrificata – non ha mai dimenticato gli appassionati, continuando a proporre oggetti di puro piacere di guida a prezzi umani. Prima con la GT86, adesso anche con la Yaris GR, il marchio nipponico leader mondiale delle vendite ha saputo riempire con oggetti assai appetitosi quegli spazi che sono stati invece progressivamente abbandonati da altre Case. Con la sua piccola belva 4WD Toyota ha dato nuova linfa alla passione dei tanti “orfani” delle Delta integrale, delle Impreza WRX, delle Mitsubishi Lancer Evo e di tutte quelle “derivate serie” a vocazione rallistica che hanno infiammato i cuori di intere generazioni. Una miscela geniale nella sua semplicità: una vettura compatta (4 metri), leggera (meno di 1.300 kg, grazie all’uso di carbonio e alluminio), con un motore moderno e potente quanto basta (1.6 turbo da 261 CV) abbinato ad una trazione integrale regolabile nella ripartizione. Un giocattolo adrenalinico, vicinissimo alle suggestioni di una vera WRC, che ha avuto un successo di vendite clamoroso quanto prevedibile e meritato: oggi la Yaris GR è già una 2021 “instant classic”, praticamente quasi introvabile nel nuovo e ottenibile usata a prezzi superiori al listino… Alla faccia di chi sostiene che ormai gli appassionati della guida sono una razza in via d’estinzione!

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Photo by Svadas

Toyota Yaris GR

Si è lei la mia preferita del 2021!

Bene, concludo con i doverosi quanto sentiti auguri di Felice Anno Nuovo, e nel farlo mi rendo conto di come – nel presentarvi le mie tre preferite del 2021 – ho di fatto composto il mio garage ideale: una comoda, eclettica e parca Sportage ibrida AWD per i viaggi senza limiti di spazio e di terreno, una Ami per gli spostamenti urbani e una Yaris GR per dare un senso alla definizione di godimento alla guida. Il tutto, con un costo totale pari a quello di un solo mastodontico megasuv, di quelli inutilmente ingombranti in città, goffamente pesanti nel misto e pure del tutto inadatti al fuoristrada

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Paolo Olivero

Torinese, dopo un bel po’ di corse (rally, soprattutto) e qualche sporadico risultato apprezzabile, come molti ex piloti frustrati è divenuto giornalista. Di motori, off course. Nato e cresciuto professionalmente con TuttoRally (non poteva essere diverso), è stato direttore dei mensili “La mia Auto” e “La mia 4x4”, peraltro suoi progetti editoriali. Recentemente passato in video, è autore e conduttore di “Garage TV”, ma si occupa anche di formazione per le reti di vendita (del settore auto, ovvio) nonché di corsi di guida sicura e sportiva, soprattutto su ghiaccio, settore nel quale è uno tra i più esperti (cioè dei più vecchi…) istruttori. Per Paolo le vetture si dividono in tre categorie: le trazioni posteriori (quelle da guidare), le 4x4 (quelle con le ridotte per arrivare là dove nessun umano è mai giunto prima) e le trazioni anteriori (buone soltanto per andare a far la spesa). Punto.