AMG GT Coupé, soddisfa i requisiti di una Gran Turismo

in Italia se ne vedono proprio poche. Sarà per questo che, nonostante l’abbiamo chiesta più volte in prova, Mercedes Benz Italia glissa.
Fortunatamente, la prima generazione della GT siamo riusciti a guidarla. A Modena, in pista e di notte. Ci era piaciuta, ma l’interno ci era parso un po’ claustrofobico e lo spazio decisamente poco.
La seconda generazione della Mercedes-AMG GT, invece, pare sia un veicolo riprogettato da zero (magari con uno sguardo all’SL) e con una configurazione dell’abitacolo 2+2. Per un’auto sportiva di questo segmento significa spazio interno e spazio per i bagagli in abbondanza.
Quindi mi viene da pensare: ottimo!

Il primo modello a debuttare sul mercato sarà la AMG GT 63 4MATIC+ Coupé.
Il motore V8 biturbo AMG (sempre “One Man, One Engine” ad Affalterbach) da 4,0 litri da 585 CV è abbinato al sistema di trazione integrale AMG Performance 4MATIC+ completamente variabile per la prima volta in una AMG GT a due porte. La gamma si estende dal 100 per cento di potenza all’asse posteriore al 50 per cento dell’asse anteriore/50 per cento dell’asse posteriore. Componenti high-tech come le sospensioni AMG ACTIVE RIDE CONTROL con stabilizzazione semiattiva del rollio, l’asse posteriore sterzante e l’aerodinamica attiva sottolineano il ruolo di vertice della nuova GT nella gamma di auto sportive e ad alte prestazioni del marchio.
Il cambio AMG SPEEDSHIFT MCT 9G (MCT = Multi-Clutch Transmission) combina un’esperienza di cambio marcia emozionante, con tempi di cambiata estremamente ridotti.

AMG GT Coupé, soddisfa i requisiti di una Gran Turismo

La Mercedes-AMG GT 63 4MATIC+ Coupé e la GT 55 4MATIC+ Coupé montano di serie le sospensioni AMG ACTIVE RIDE CONTROL con stabilizzazione idraulica semiattiva del rollio. Il sistema consente un comportamento ottimale in curva e nei cambi di carico, con caratteristiche di guida tipiche di AMG in termini di dinamica, precisione e feedback per il guidatore. Allo stesso tempo, aumenta il comfort di guida. C’è anche un differenziale posteriore a slittamento limitato a controllo elettronico che garantisce una trazione ancora migliore in uscita dalle curve, una maggiore stabilità di guida e una distribuzione del carico senza perdita di potenza in tutte le condizioni di guida.

AMG GT Coupé, soddisfa i requisiti di una Gran Turismo

Il classico passo lungo, gli sbalzi corti e il parabrezza fortemente inclinato conferiscono alla nuova AMG GT Coupé un aspetto familiare, compatto e potente. Mi piacciono molto le luci posteriori a LED, piatte e collegate orizzontalmente, con una grafica chiara e precisa, incastonate con precisione nella parte posteriore. Questa disposizione conferisce struttura al veicolo ed enfatizza la larghezza complessiva. Un po’ come lo spoiler posteriore attivo, mai esagerato. che è perfettamente integrato nell’ampio portellone.

Il design dell’abitacolo è sempre incentrato sul guidatore, ma questa volta rassicura con un’impressione generale armoniosa. Il concept 2+2, inoltre, offre maggiore funzionalità e spazio. Ecco perchè il pensiero va subito al best seller SL del marchio della stella. Ma qui, con una confezione speciale per quelli che badano più alla sportività che alla eleganza e raffinatezza. Anche il MBUX con display ha contenuti specifici AMG e le voci di menu aggiuntive ed esclusive AMG Performance e AMG Track Pace. Idem per sedili e volante. Lo schermo del quadro strumenti è un LCD da 12,3 pollici integrato in un’unità di visualizzazione high-tech. Tutte le funzioni multimediali possono essere controllate tramite il touchscreen da 12,8 pollici nel formato verticale.

Insomma, se da un lato la nuova AMG GT Coupé soddisfa perfettamente i requisiti di una Gran Turismo, dall’altro combina un’elevata praticità quotidiana con le caratteristiche di guida più sportive attualmente disponibili nella gamma Mercedes-AMG.

Diventerà una delle coupè più vendute?
Forse no, ma rimane sempre un ottimo biglietto da visita per il marchio.
Ho paura che avremo più occasioni di vederla sfrecciare come safety car, che su strada!

Marco Longhini

Giornalista iscritto all'Ordine, insegue da sempre (creando strani incastri) le sue due più grandi passioni, AUTO e MUSICA. Ha partecipato a numerosi corsi di guida performance e si definisce un "car addicted"; a differenza di molti colleghi, però, è più interessato ai pregi e difetti con la loro convivenza, che alla quantità di fumo che sono in grado di generare dalle ruote posteriori. Vive nell'eterno dilemma: "lusso o prestazioni" ? Fondatore del Lifersblog (ora casa di villeggiatura) si augura diventi presto il suo domicilio principale...