Sono ormai passati alcuni giorni da Cars & Coffee Brescia 2019, ma anche la quinta edizione  (che si è svolta domenica 7 aprile sotto un cielo a tratti clemente, ma non certo amorevole nei confronti delle innumerevoli supercar/hypercar intervenute e tirate a lucido) si è conclusa e, ancora una volta ha confermato come (insieme al Parco Valentino) sia uno degli eventi Italiani più importanti, meglio organizzati e in grado di spostare folle di appassionati e, soprattutto, possessori di auto sempre più esclusive.

Photo by Andrea Longato

Ovviamente abbiamo partecipato anche noi, grazie al supporto di McLaren Inghilterra che ci ha riservato (permettendoci anche di fare – nei giorni precedenti e successivi alla manifestazione – un divertente test drive che leggere molto presto sulle nostre pagine) una 720S Spider che, come potete vedere, era in ottima compagnia con altri fortunati possessori della Casa di Woking.

Photo by Andrea Longato

Quest’anno (inoltre) ho trovato molto curata la parte più intima, quella mattutina, riservata ai Driver e ai loro accompagnatori che, grazie all’interattività che si è venuta a creare con gli Sponsor (molto dei quali, come Michelin, collaborano attivamente anche con noi del Lifersblog.com), all’ottima organizzazione della location (un parco meraviglioso, e gia collaudato, per esporre in maniera molto scenografica le vetture) e alla perfetta parte ludica (ottimi i buffet), ha centrato l’obiettivo di creare anche un momento di dialogo, conoscenza e saluto tra i partecipanti. Oltre alle immancabili foto di rito con i personaggi più conosciuti e cliccati del web.

Photo by Marco Longhini

Ovviamente, per chi non possiede una di queste meravigliose vetture, c’è stata comunque la possibilità di partecipare come pubblico, nel pomeriggio (in maniera completamente interattiva e autonoma) presso Villa Castelbarco, a pochi chilometri da Milano.

Photo by Marco Longhini

Mai come quest’anno, infine, ho avuto modo di percepire come questi momenti di aggregazione (magari amplificati dai social, sempre più presenti e determinanti in queste occasioni) creino anche un po’ di sana (ho scritto: “SANA”) competizione tra i possessori e il pubblico; ovviamente ognuno reagisce come può (o meglio crede) alle piccole sfide (sia tra proprietari di marche concorrenti, che alle acclamazioni del pubblico) ma, come spesso succede, ci si dimentica che le vetture sfrecciano su strade aperte e, molto spesso, in centri urbani soggetti alle regole della strada.

Tre incidenti (fortunatamente senza nessun ferito) mi sembrano troppi, per questa edizione, soprattutto per chi si è prefisso (alzandosi al mattino) di passare solo un’allegra giornata.
Quindi, se l’organizzazione dei ragazzi di C&C è stata eccelsa, beh, su qualche partecipante bisogna lavorarci ancora un po’ su…