GTD, la Mustang da pista omologata per la strada
Test Drive
New Ford Mustang 5.0 V8 Automatico GT Convertible
(prova su strada).
Funziona così: siete un po’ giù di morale, avete passato una mezz’oretta a guardare i listini di vendita delle automobili e un buon 70% (mi riferisco alle novità) sono elettriche o hanno (almeno) una componente ibrida.
Il restante 30% (che è costituito, soprattutto, da adorabili supercar) lo avete già provato o siete in attesa di metterlo nel garage del Lifersblog.
Quindi che fare?
Penso a cosa mi piacerebbe guidare e mi viene in mente che un V8 aspirato potrebbe essere, sicuramente, una buona medicina al sorriso e alla spensieratezza.
Così mi sovviene che, dall’altra parte dell’oceano, continuano a costruire “muscle car” stradali con motori "carismatici”.
Pare quasi impossibile, vero?
Quindi scrivo a Ford Italia e chiedo loro la 7ª generazione della Ford Mustang (niente EcoBoost a quattro cilindri della vecchia generazione in europa) e, già che ci sono, opto per la pony car a trazione posteriore più glamour, ossia la 5.0 litri GT Convertible.
Se, alla fine, il rispetto delle normative europee sulle emissioni mi costringe a rinunciare a pochi CV rispetto al modello a “stelle e strisce”, beh, mi pare pure un buon affare.
E il coreografico "Welcome back", quando vi avvicinate con le sue chiavi in tasca, beh, ve ne da subito la certezza!
Insomma: ancora una volta, a Detroit, le cose le hanno fatte per bene!



ANABOLIZZANTI MODERNI!
Se esternamente conserva l’inconfondibile silhouette muscolosa, il fatto che ora sia stata arricchita da dettagli stilistici moderni, la rende un oggetto molto bello e desiderabile.
I fari, dal design affilato, regalano una firma luminosa molto accattivante.
La presa d’aria sul cofano e le pinze freno Brembo™ Performance verniciate di rosso, ne accentuano la sportività.
Il mitico cavallino lo trovate sempre davanti, montato sulla griglia, mentre dietro c’è il posto per il badge GT.
Sia che la teniate chiusa (la maggior parte del tempo che è stata in nostra compagnia) e sia che la sfruttiate in modalità “cabrio” (non appena usciva un pizzico di sole) la silhouette non perde la sua linea slanciata ma, nello stesso tempo, muscolosa.
La capotte risulta bel fatta, si apre in pochi secondi e lascia una buona sfruttabilità del bagagliaio (che è enorme per la categoria). L’unica pecca è che continua (credo anche per ragioni normative americane) ad essere semi-automatica, nel senso che la dovete sganciare prima di aprirla elettricamente e poi bloccarla manualmente.

Ruggiti preistorici
Il motore Coyote da 5 litri è 453 CV è stato rivisto, con corpi farfallati a doppia aspirazione, un nuovo sistema di induzione e nuove camme.
Rispetto alle specifiche statunitensi ha 46 CV in meno. Ma vi assicuro che il suo sound non ne ha risentito affatto e vi lascerà (soprattutto di questi tempi) assolutamente estasiati. Pensate che il suo rombo è così pieno e gutturale (grazie alla possibilità di regolare l’apertura dello scarico, per un’esperienza ancora più coinvolgente), che Ford si è dovuta inventare (addirittura) un’accensione “silenziosa”, proprio per evitare che i vostri vicini “green”, una volta che vi hanno individuato, decidano di denunciarvi ogni mattina, quando uscite dal garage, per disturbo alla quiete pubblica.
Sta di fatto che è davvero un motore fantastico, fluido e con un sound (dai quattro terminali di scarico posteriori) fatto di sbuffi e brontolii ai bassi regimi, rugoso ai medi e martellante e rauco in alto; davvero incisivo in ognuna delle sue modalità:
Silenzioso, Normale, Sport o Pista.
Un vero peccato per il B&O Premium Sound System di serie, con 12 altoparlanti (incluso un subwoofer esagerato nel bagagliaio) che, proprio per questo, finirà spesso per rimanere spento.




Si guida in base all’umore
Alla guida, malgrado non spunti con l'intensità di un V8 turbo, l'erogazione di coppia è lineare e molto gestibile.
E questo nonostante la nuova Mustang offra molte modalità di guida e la possibilità di combinare le impostazioni di sterzo, mappatura dell'acceleratore e ammortizzatori, quasi a seconda del vostro umore.
Ci sono sportive più blasonate che non vi permettono tutte queste combinazioni e scelte. Sappiatelo!


La modalità “Sport” pare sempre un’ottima scelta:
rende un po' più pesante lo sterzo, la ripresa più vivace e gli ammortizzatori danno maggior sicurezza, mantenendo un controllo più preciso su tutto il suo peso che si appoggia sui pneumatici.
Insomma, con lei le sensazioni diventano importanti per acquisire fiducia, ma il suo equilibrio è sempre amichevole...
Anche quando le gomme posteriori slittano un po' e, nelle ripartenze, ottenete una spinta profondamente appagante, tendente al limite rosso.
Quindi non ci sono mai sorprese, almeno che non facciate gli stupidi e vogliate sfidare le leggi della fisica e, quindi, la fortuna.

GT
Si usa l'acceleratore per regolare, in modo delicato, l'assetto in curva.
Soprattutto sull'umido, si può far lavorare di più il differenziale autobloccante.
La risposta dello sterzo è più precisa rispetto alla vecchia GT e il pedale del freno è fermo e pieno di mordente.
I MagneRide vanno assolutamente opzionati. Per molti potranno risultare sempre piuttosto rigidi, ma a velocità di crociera aiutano la Mustang a sentirsi stabile e in sintonia con ogni tipo di asfalto, anche grazie alla mitigazione attiva delle buche.
Questi sono degli ottimi ingredienti per un'eccellente Gran Turismo, che ama le lunghe distanze, anche se fatte di numerose soste ai distributori.




Dentro molto meglio
Gli interni mi piacciono molto: sempre meno economici, più europei e ben realizzati. Con materiali magari non lussuosi, ma di ottima fattura e un nuovo volante a fondo piatto rivestito in pelle e con lunetta cromata.
Poi ci sono i sedili anteriori riscaldati/raffreddati e il controllo automatico del clima bizona.
Dietro, ammesso riusciate a salirci dopo una laboriosa messa a punto dei sedili, per brevi tragitti si può stare e sopravvivere.
Il quadro strumenti digitale da 12,4" e il touch screen1 Ford SYNC™ 4 da 13,2" (molto veloce, molto personalizzabile e molto reattivo -vi stupirà) si fondono in un unico schermo in vetro che avvolge il conducente.
Questo, se siete dei nostalgici, potrebbe essere un elemento di “scontro” e far sembrare il tutto troppo innovativo o, se vogliamo, meno Mustang e più Ford. Però, a parer mio, tutto si integra molto bene con la plancia, è raffinato e piacevole alla vista e da un tocco di modernità.
Lo hanno fatto tutte le Case, per “svecchiarsi”, perché non puoi farlo anche quella che ha dato vita ad un’icona?


Tutto sempre leggibile
Personalmente, quindi, non sento la mancanza delle classiche “arcate sopraccigliari” che erano presenti sul cruscotto della vecchia GT.
E, devo dire, che anche sotto la luce forte del sole, quindi con la capotte in tela aperta, non ho mai avuto problemi di lettura o consultazione degli stessi.
Poi, per il quadrante guidatore, c’è il classico "Fox Body" in stile anni '80.
Racchiude le forme degli strumenti storici che, ve ne accorgerete, rimangono sempre i più genuini e di immediata comprensione rispetto alle altre, più da Play Station.
Appagare la nostalgia non è sempre negativo, volete scommettere?



Noi abbiamo scelto di abbinare al V8 un cambio automatico a 10 marce che, avendo una rapportatura più corta rispetto al manuale da 6, abbiamo appurato sfrutta al meglio il motore.
Soprattutto in modalità GT, quindi quando lasciate fare tutto a lui, permettendovi di macinare tanti km in modo rilassato.
I paddle non sono così precisi, ma questo è un obbligo da pretendere (soprattutto) se mettete il vostro sedere su una sportiva pura. Quindi non è questo il caso.
Ma se avete il coraggio e l’intenzione di spremerla molto spesso, nonostante la GT occupi molto spazio sulle strade strette e tortuose e la sua massa non sia certo da “libellula”, meglio optare per il manuale, nonostante impieghi quattro decimi di secondo in più per raggiungere i 100 km/h.

Insomma,
ma siete proprio sicuri che sia una “muscle car” la scelta giusta per questo tipo di guida?
Non è meglio godersi la presenza scenica e il carisma di un modello iconico e andare a caccia di lussuose auto tedesche, soprattutto nelle giornate di cielo azzurro, ad un prezzo assolutamente concorrenziale?

I don't Like
Alcuni allarmi, tipo quello di mantenere le mani sul volante, risultano tarati in maniera eccessiva.
Suonano in continuazione, soprattutto in autostrada e, a volte, anche quando le mani (in realtà) le avete tutte e due sullo sterzo.
È un difetto che riscontro in molte auto "moderne" e che, invece di aiutarvi, finisce per farvi perdere la serenità alla guida. Ovviamente non è (almeno ufficialmente) disattivabile.
Lifers Cool
Il freno a mano elettronico è presente anche qui, ma si è trasformato in una leva virtuale ("drift brake”) che può bloccare le ruote posteriori e facilita le derapate; un’idea geniale per chi ama le trazioni posteriori addomesticate al drift.
Ovviamente è ancora disponibile anche la modalità “Drag”, che blocca le ruote anteriori. Ma, per questa volta, abbiamo fatto i bravi e non l’abbiamo usata.
Il “TRACK APPS”, comunque, sarà la vostra pagina del menù preferita: scomettiamo?
VIDEO
Cambia fuori ma, soprattutto, dentro la nuova Mustang GT.
Vi mostriamo le novità e le dotazioni che non cambiano di quella che è una delle "muscle car" dal listino più accessibile.
Ancora una volta, a Detroit, le cose le hanno fatte per bene!
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