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Bentley Continental GTC Speed - 1

Prova su stradaBentley
Continental
GT Speed
Covertible

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"emozioni di guida"

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Prova suSTRADA

Bentley Continental GTC Speed

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Prezzo: 269.000,00 € Potenza: 659cv

Test Drive
Bentley Continental GTC Speed
(prova su strada).

Qualcuno sostiene che queste sono auto apprezzate maggiormente dagli “anta”;
40anta, 50anta, 60anta...
Diciamo che forse, prima di questo radicale rinnovamento di Bentley, questa sarebbe stata un’affermazione che, con qualche riserva, avrei anche potuto accettare.
Oggi no!
Ed è per questo che, insieme a me, a provare la Continental GTC “Speed” porto anche un “millenial”, uno cioè che ha vissuto i suoi anni da teenager durante il corso del 2.000.
Scommettiamo che se ne innamorerà?
Se bellezza e lusso difficilmente vengono a noia, qui abbiamo anche una guidabilità sconosciuta alle prime due generazioni e decisamente più sportiva, pure rispetto ad una attuale, quanto “modesta”, GTC. Ammesso ci sia mai salito...
(Sotto trovate il link al nostro testdrive).
Non lasciarti ingannare, quindi, dalla pelle trapuntata, caro Federico (Francia). Sotto tutti questi strati di raffinata cortesia, si nasconde una macchina dalla guida allegra, fidati!”.
Poi, con la fine di ottobre siamo entrati pienamente nell’autunno, con i suoi colori unici, tendenti ai marroni e ai bruni e alle gamme più scure dei rossi; un mese ibrido di temperature medie e confortevoli, non più caldo e non ancora freddo. Perfetto per una convertible, soprattutto se ci troviamo in una Milano assolata e con una temperatura esterna di 24 gradi.
I colori, i suoni, gli sguardi raccontano il nostro tragitto. Un colore mi può incantare, uno sguardo mi può far innamorare, un sorriso mi fa sperare.” diceva Monica Vitti. E noi partiamo proprio da qui.

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Dal COLORE!

Si chiama "Magenta” e, come mi ha fatto notare un nostro lettore (Roberto) molto attento ed informato, è un colore particolare, non facile da configurare.
Anzi, mi ha raccontato che (a detta di un venditore Bentley) la moglie di un Sultano era in procinto di comprare l'auto. Piccolissimo problema, nessun colore era di suo gradimento.
La donna a questo punto quasi scherzando disse: "Il colore di questo smalto calzerebbe benissimo sulla mia macchina". Il venditore chiese di poterne prendere un campione (ovviamente, smalto particolare, creato appositamente per questa principessa), lo prelevò con una limetta e lo mandò in Inghilterra per poterlo campionare (questo ancora prima dei vari programmi di personalizzazione) e fu così che nacque il color Magenta.
Ecco perché, come dico sempre, quando si ha la possibilità di acquistare queste vetture da sogno, bisogna anche sapersi distinguere, perchè Bentley riesce (sempre) a far mantenere l’eleganza delle proprie gran turismo anche con colorazioni non proprio convenzionali, fidatevi!
Come dice, invece, Roberto: “Comprare un'auto di un colore che le doni e non di un colore che ti piace”. Sono perfettamente d’accordo!

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Lifestyles of the Rich and Famous

Distinguere una GT Speed esternamente non è facile. C’è una griglia con finitura scura (che trovo bellissima) e una presa d'aria più bassa, minigonne laterali più sagomate, esclusivi cerchi da 22 pollici” (disponibili in tre finiture) e dei badge Speed. Gli interni sontuosi mescolano pelle e Alcantara in una combinazione bicolore, che rende ancora più desiderabili i sedili trapuntati a rombi di serie. Parlando del tetto, e quindi di quella possibilità infinita di personalizzazione di cui abbiamo discusso all’inizio, ci sono sette diversi colori, compreso il tweed, tra cui scegliere. In effetti, pare esistano 15 miliardi di combinazioni giocando tra colore del tetto, della carrozzeria e degli interni, tramite il configuratore. E non sto esagerando. Quindi potete buttare via molte delle modifiche apportate da Bentley se lo desiderate, per mettere le vostre. La qualità dei materiali è difficile da eguagliare: solo Rolls-Royce può provarci all’interno dell’abitacolo. Ci salite e vi verrebbe voglia, addirittura, di togliervi le scarpe. I tappetini sembrano un prato inglese, ovviamente curato, dove poter camminare scalzi.

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Tecno, ma raffinata

In termini di tecnologia Bentley aggiunge propri caratteri e colori ad un software eccellente, derivato dalla Panamera, offrendo la navigazione con le immagini di Google Street View, un hotspot Wi-Fi, radio satellitare e Apple CarPlay. Si, preferisce i proprietari di iPhone, piuttosto che quelli di Samsung. Una scelta che avrebbe fatto la felicità di Steve.
Non mancano nemmeno gli aiuti alla guida, con il cruise control adattivo, il monitoraggio degli angoli ciechi, l'avviso di uscita dalla corsia (con assistenza al mantenimento della stessa), l'head-up display e la visione notturna. Anche se fanno parte di uno dei tanti pacchetti.

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Lo schermo da 12,3 pollici è il più grande mai montato su una Bentley. Difficile resistergli. Al tocco di un tasto ruota e sparisce dentro la plancia, sostituito da un pannello di radica nel quale sono incastonati tre strumenti circolari, che conquistano subito il nostro Millenial: un cronometro, una bussola e il termometro della temperatura esterna.
Non bastasse, un altro tocco e spariscono pure loro, a favore di un ulteriore pannello che crea continuità nella consolle e nasconde il tutto. Soprattutto quando la vettura è ferma in parcheggio.
L'effetto scenografico è garantito e vale tutto l’esborso. Magari bisognerebbe cercare di non azionarlo ogni 2 minuti, facendolo diventare una sorta di irresistibile gioco.
Non così immediata, invece, la regolazione della temperatura, che avviene solo attraverso lo schermo touch. Fantastici (a vista e tatto) anche gli interruttori a stantuffo delle bocchette di aerazione.

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La Conti GT più cattiva!

La GT Speed è equipaggiata con il W12 biturbo da 659 CV e uno 0-100 km/h da soli 3.6 secondi. Incredibile, visto il suo peso. È un capolavoro di ingegneria e la coppia ai bassi regimi è immensa. Non aggiungo altro, anche perché altrimenti finisco per piangere e mi intristisco per via della sua futura alienazione.
Vi dico, invece, che c’è un nuovo differenziale elettronico a slittamento limitato che gestisce al meglio tutta la potenza che l’automatico a 8 rapporti manda a terra e il vantaggio (soprattutto a bassa velocità) di 4 ruote sterzanti. Qualcuno potrebbe obbiettare che i numeri in linea retta della Speed non rappresentano un aggiornamento drastico, ma vi assicuro che i suoi passi avanti, fatti in maneggevolezza e divertimento, lo fanno sicuramente.
L'ESC è stato ricalibrato (sempre grazie ai feedback di Porsche) per adattarsi, meglio, a tutte le modalità di guida: Comfort, Sport e Bentley. Una pressione decisa dell'acceleratore si traduce in piacevoli movimenti della coda, controllati grazie al sistema di trazione integrale che può (quasi totalmente) trasmettere la coppia del motore dietro, rispetto all'80% circa di una normale GT. E, considerando il peso a vuoto della Bentley, la compostezza e la quantità di presa disponibili, sono dati piuttosto impressionanti. Ovviamente c’è ancora una notevole quantità di massa da gestire, soprattutto nella parte anteriore. Ed ecco perché i carboceramici (con pinze a 10 pistoncini e dischi anteriori da 440 mm) sono molto apprezzati, pronti e vi fanno risparmiare anche 33 kg di massa non sospesa. Trovatevi a dover fare una frenata di emergenza, ad oltre 280 Km/h, e li amerete. Oltre a considerarli una scelta saggia. Soprattutto quando avrete imparato un po’ a modularli all'inizio della corsa del pedale.





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Soft handling


L'ulteriore lavoro di messa a punto delle sospensioni pneumatiche a tre camere dell'auto porta anche la decappottabile a reprimere (come la coupè) le superfici stradali e a mantenere un livello di “calma silenziosa” nell'abitacolo, che è magnificamente sincronizzato con l’aumentare della velocità. Non c'è irrigidimento aggiuntivo al telaio della Speed, rispetto a una normale GT decappottabile, eppure ci si trova su una struttura che appare diversa, straordinariamente rigida e permette un perfetto controllo della carrozzeria in un'ampia gamma di scenari.
Ripiegare il tettuccio richiede 19 secondi e potete farlo anche in movimento, con la semplice pressione di un pulsante; entrano i raggi del sole, i borbottii più accentuati degli scarichi ovali, ma la turbolenza del vento rimane fuori e poca.
Anzi, volendo potete avere anche una piacevole sciarpa, che soffia aria calda sul vostro collo, dalla base dei poggiatesta dei sedili anteriori.

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Location d’eccezione

Con una cabriolet di questo rango non è mai difficile raggiungere mete blasonate. Anzi, il più delle volte sono loro a cercarvi e ad aprirvi le loro porte.
Ecco perché, per la nostra pausa prima di andare verso il Lago di Como, abbiamo scelto una location d’eccezione.
L’nH Collection di Milano CityLife, che oltre a godere di una posizione privilegiata nel nuovo quartiere, rappresenta un luogo assolutamente unico ed iconico: un tempo chiesa del Cristo Re, l'hotel è stato completamente reinventato e riprogettato in chiave moderna preservando, in modo sapiente ed elegante, molte delle caratteristiche originali dell’antica costruzione.

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E la nostra Continental GTC Speed pare essersi immediatamente trovata a suo agio, quasi come fosse (anche lei) un prezioso soprammobile, in questi ambienti ospitati nel corpo originario della chiesa, che sono l'esempio perfetto di questa rivista combinazione tra antico e moderno.

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Insomma,

senza dubbio la Continental GT Speed è costosa; ma se sei una persona abbastanza fortunata da avere i mezzi per comprarla e vuoi cercare l'apice della “gran tourer”, dove il lusso e il comfort hanno la priorità sulla dinamica estrema, beh, questa Bentley è quella giusta. Soprattutto ora, che il 2030 si avvicina.
Pensate che, alla fine, si è convinto anche Federico… Anche se, mi ha detto, che la comprerà “Blu Marlin”.
Beata gioventù!

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Trovare un difetto, su una Bentley, non è cosa facile. Diciamo che l’audio system NAIM non mi ha soddisfatto appieno, nonostante i suoi 2.200 Watt di potenza e i 18 speakers. Sarà per quel active bass un po’ troppo “pressante e fastidioso”, sistemato proprio sotto i sedili anteriori, ma io avrei scelto il Bang & Olufsen da 1.500 watt, risparmiando.

Lifers Cool



Due cose: la prima che l'audace Viva Magenta è diventato il colore Pantone dell'anno. Avevate qualche dubbio?
La seconda, che questa Speed naviga come un jet privato su ruote.
Ma se spegni quel controllo di trazione e la metti in modalità Sport, però...

Anche tu hai un'auto che ci vorresti far provare?

(riservato a concessionari e proprietari di auto particolari)

RINGRAZIAMENTI SPECIALI

Bentley Motors e la Dott.ssa Désirée Baldini. Alessandro Gori e Roberta Bresci (Bentley Milano), il General Manager di nH Collection Milano City Life, Riccardo Bombaci, per l'ottima ospitalità.


Marco Longhini
Marco Longhini

Autore

Francia

Federico Francia

Fotografo

BACKSTAGE

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