Test Drive
Porsche Panamera Diesel 300CV
(prova su strada)

Coupè 4P

Mi spiace, ma proprio non riesco a definirla una berlina. Per me la Panamera è, e rimane, una coupè a quattro porte, lunga circa 5 metri, con velocità di punta comprese tra i 259 km/h della versione Diesel e gli stratosferici 310 della versione Turbo S, quattro posti comodi (in egual misura, vi sediate davanti o dietro, visto che sono realizzati con 4 poltrone singole) ed uno stile esterno che richiama,  volutamente, quello della 911.

mix tedesco

Mole e dimensioni non devono spaventarvi;  sedetevi al posto di guida, basso e disteso (proprio come quello della mitica sportiva tedesca) e osservate lo specchietto retrovisore esterno, alla  vostra sinistra.

Cosa vedete?
Le due gobbe del parafanghi posteriori della Carrera, no ?

Falso, ma ci piace (e ci esalta) pensarla così.

un primo giro!

I maggiori punti in comune sono, invece, con la Cayenne (l’altra del gruppo che gli “integralisti” del marchio di Stoccarda proprio non riescono a mandar giù) a cominciare dallo stesso sito produttivo, i propulsori, la trazione integrale (dov’è c’è) ed il cambio. Proprio il Tiptronic (a 8 rapporti) è la prima, gradita sorpresa. Più lento e dolce, sopratutto se usato in manuale, rispetto al PDK, ma migliore in automatico, quindi ai bassi regimi, nella guida cittadina. Potete settarlo anche su sport, riducendo i tempi di innesto, in cambio di una taratura più rigida dell’assetto e, addirittura, in “Sport Plus” di cui, sinceramente, non ho ben capito l’utilità,  a meno che non andiate a farci un track day.

È un diesel che non sembra un diesel, questo 3.0; non è ruvido, è abbastanza silenzioso,  è stabile da freddo, ha una gran coppia e se non fosse per il suo limitatore (a 4.400 giri) sarebbero solo i consumi (tra l’altro, molto interessanti) a differenziarlo dal benzina.
Non abbiate timore, quindi, a sceglierlo. Al massimo fatevi togliere, gratuitamente, la scritta sopra la grande feritoia dietro al parafango anteriore che (oltre ad essere un elemento estetico distintivo) consente anche un miglior raffreddamento del propulsore.

comfort sportivo

Che la Panamera sia una vettura tutta da guidare è tradito dal fatto che la soglia di ingresso è piuttosto bassa, soprattutto rispetto ad altre berline executive; potete alzarla, giusto x il tempo di salire, tramite un pulsante presente sul tunnel centrale che, non dimentichiamocelo, è stato una novità apparsa (per la prima) volta proprio sulla coupè 4 porte ed è sempre più affollato di tasti.

Una volta all’interno, però, il comfort non è assolutamente trascurato e, anzi, bisogna fare molta attenzione ai limiti perché, a velocità da codice, sembra quasi di essere fermi e coccolati dai suoi interni in pelle pregiata. Meglio optare per il cruise control che, tra l’altro, ha una dinamica di funzionamento molto intelligente.  Nel misto stretto, inoltre, da soddisfazioni e danza come se fosse almeno un metro e mezzo più corta e avesse parecchi chilogrammi in meno, dei suoi 1.900 kg di peso… Che non sono pochi…

Anche il volante (verticale) e i display (cinque quadranti diversi, tra cui uno schermo, dove è possibile visualizzare un sacco di informazioni) sono in pieno stile 911. Il sistema multimediale, benché già touch, inizia ad accusare un po’ di anni sulle spalle; fortunatamente, l’arrivo dei nuovi modelli prevede (a breve) un aggiornamento (decisamente innovativo) su tutta la gamma.

Il bagagliaio, con apertura elettrica, ha una capacità di 445 Lt. e, volendo, oltre che le mazze da golf, può contenere anche il vostro Caddie. Utile, per riporre magari una piccola valigetta, il pozzetto sulla destra nascosto sotto il pianale.

convinti?

Insomma, se vi ho convinto, ma avete un autista alle vostre dipendenze, beh, trasformatelo in un giardiniere, perché la cavallina di Stoccarda va guidata !

RINGRAZIAMENTI SPECIALI

Un ringraziamento particolare al Castello di Mercenasco, che ci ha gentilmente ospitato. Special Thanks to Porsche Italia, nelle perone del Dott. Mauro Gentile e della Dott.ssa Barbara Calore.