Manthey Racing Cayman Clubsport GT4 MR
Test Drive
Porsche Cayman GT4
(prova su pista)
Un rapido tour attraverso le colline di Maranello (di cui vi parlerà, prossimamente, il nostro Direttore Marco Longhini) non avrebbe mai potuto rendere giustizia a questa Porsche Cayman GT4.

Meglio in pista? Forse
L'ingresso nell'abitacolo è difficoltoso, l'ossatura dei sedili non cela la loro composizione in fibra di carbonio, la frizione offre una resistenza degna di uno di quei macchinari che si trovano nelle palestre ed il rombo rauco del motore sovrasta le indicazioni del navigatore. La posizione di guida è molto bassa, il volante dal piantone quasi parallelo al terreno comunica senza alcun tipo di filtro le informazioni che l'asfalto trasmette agli pneumatici, mentre una leva del cambio leggera sembra non avere corsa per quanto corti siano gli innesti.
Difetti? Non credo proprio. Solo indizi che fanno accrescere istante dopo istante la consapevolezza della tipologia di vettura che si sta guidando. Un'arma tagliente dalla potenza di 385 CV e 420 Nm di coppia per soli 1345 kg compresi i litri di carburante fluiti nel serbatoio prima dell'ingresso in pista.

Basta pensare
Mentre posiziono correttamente sedile e volante, penso che l'Autodromo di Modena è una pista corta e piuttosto tecnica, non è posto per auto senza carattere. Sbagliare un inserimento in curva qui significa sbagliare anche le tre curve successive. Inoltre, quest'oggi il cielo coperto non ha permesso all'umidità della notte di svanire del tutto, permettendo d'intravedere qualche macchia scura sull'asfalto. Finisco il tempo per pensare, inserisco la prima, premo deciso sul gas e stacco la frizione.
I controlli elettronici inseriti impediscono il pattinamento degli pneumatici rendendo la partenza efficiente ma poco emozionante. Trovato il grip, gli scarichi graffiano i timpani fino a 7.500 giri/min. Benché il grande contagiri in posizione centrale sia di comoda consultazione, il rombo del motore è talmente eloquente da risultare sufficiente a percepire il momento in cui dover salire di marcia. La cambiata è fulminea e le marce entrano una dopo l'altra con scioltezza ed incisività, senza consentire ai vuoti di coppia di gravare sull'avanzata della lancetta del tachimetro.


e se escludessi l'elettronica?
Nei primi giri decido di non spingere troppo sui freni e vado a preferire l'aiuto del freno motore. Le scalate sono perfette. La leva del cambio si sposta repentina da una marcia all'altra comunicando con decisione l'avvenuto inserimento ed eliminando qualsiasi esitazione nell'attacco della frizione. Il muso esegue senza stranezze gli ordini impartiti allo sterzo, mentre un più pigro posteriore si riattiva solo in uscita dopo aver nuovamente aperto il gas.
Potente, precisa e ben bilanciata. Ma cosa succede se escludo dai giochi l'elettronica? Disattivare i controlli sembra una di quelle operazioni di lancio dello shuttle. Con la modalità Sport già attivata in precedenza, disattivo ESC e TC, assicurandomi che siano rimasti attivi anche i selettori dell'assetto sportivo e degli scarichi.


(sbi)lanciamoci !
Questa volta il controllo di trazione non ha impedito al motore, completamente sbrigliato, di scaricare sulle ruote tutta la sua potenza. La GT4 scappa via accompagnata da una piccola fumata e si lancia sul rettilineo con la prima curva nel mirino e qualche grammo di copertone in meno. Questa volta non mi risparmio sui freni, che però si rivelano meno concreti del resto dell'auto. La sensazione trasmessa dal pedale resta morbida per quasi tutta la sua corsa, solo spingendo con convinzione fino in fondo si arriva ad ottenere l'effetto desiderato.
Me è nelle curve in successione che la GT4 dà il meglio di sé. La Cayman è talmente ben bilanciata che è possibile giocare sulla distribuzione dei carichi con una facilità incredibile, riuscendo a restare cuciti alla curva nonostante si sia ampiamente superato il limite della vettura. Sterzo ed acceleratore sono strumenti di precisione che permettono di trasformare quello che sembrerebbe un disperato recupero in una danza composta. Il motore a sbalzo consente al posteriore di avere pieno controllo sulla sbandata, permettendo di accarezzare i centimetri più esterni della pista. Risulta così facile esplorare senza paura le capacità dell'auto e migliorarsi continuamente giro dopo giro.
battito stabile
A fine giornata, con il battito cardiaco di nuovo stabile, inizio a tirare le somme. Sebbene questa Porsche Cayman GT4 sia un'auto molto permissiva, il combattivo cambio manuale ed i 385 CV aspirati necessitano delle dovute attenzioni. Non credo sia un'auto universalmente appetibile, ma i puristi sapranno riconoscerle i dovuti meriti.

Anche tu hai un'auto che ci vorresti far provare?
(riservato a concessionari e proprietari di auto particolari)
RINGRAZIAMENTI SPECIALI
Porsche Italia nelle persone del Dott. Mauro Gentile e la Dott.ssa Barbara Calore e AUTODROMO di Modena (Sig. Gaspare Alberto NOBILE)
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