McLaren 570GT
Test Drive McLaren 570s (prova su strada)
Era da parecchio tempo che non notavo un entusiasmo così acceso, da parte della gente,
di fronte ad una "sportiva di lusso"...
E pensare che la 570s, oltre ad essere il primo modello della gamma Sport Series era anche (ma per poco tempo,
visto che la 540C è già arrivata a toglierle l’impiccio) il meno costoso per accedere alle McLaren moderne.
Però, a giudicare dalle situazioni che ci troviamo a vivere, mentre stiamo girando il suo mini-film nel 5
stelle Lusso per eccellenza delle Langhe, gli ospiti (e soprattutto, il gentil sesso) sembrano non dare
molta importanza a questo suo stato di "entry level".
Brand Identity
Una signora NewYorkese si avvicina, in modo molto sensuale, per chiederci la possibilità di fare alcune foto.
Siamo un po' in ritardo sui tempi e, quindi, la produzione cerca, gentilmente, di farla desistere, ma ci fa capire
come la forza di questo marchio sia proprio che, ad un primo (e veloce) sguardo, le McLaren sembrano tutte uguali
tra loro (mai sentito parlare di "Brand Identity") e, quindi, piene di fascino, nonostante siano, in realtà, poi
molto diverse quando andate a guidarle, sopratutto in pista.
Certo, con 45.000 € in meno rispetto alla 650s (sufficienti per farvela affiancare ad una berlina di medio taglio) qualche rinuncia è prevedibile la nasconda però quella più seccante è, a mio avviso, la mancanza di un alettone estraibile posteriore che, sebbene qui sia inutile (visto che l'aerodinamica è già perfetta così com'è) gli avrebbe dato quel pizzico di cattiveria in più. E mi fa sorridere pensarlo, mentre viaggiando trovo che, invece, non mi manchino affatto gli ammortizzatori idraulici interconnessi (altra diavoleria della sorella maggiore) qui sostituiti da normali ammortizzatori a molle, visto che l'auto è comoda e perfettamente equilibrata pure così.




AL SUPERMERCATO O… PER COLLINE?
Anche in "track", che è la modalità più estrema, il telaio è sempre docile e controllato, nonostante l'erogazione della
potenza sia decisamente brutale (grazie al V8 biturbo da 3,8 litri) e il sound sguaiato. In queste stradine tortuose la 570s
incide come un bisturi, i turbo sono vivaci e aumentano la loro forza con il crescere del regime... Questo vi fa entrare
velocemente in confidenza con lei e vi permette di sfruttarla al meglio. Lo sterzo è sensibile e diretto e trasmette
sicurezza tanto che credo che i suoi veri limiti, rispetto alla 650s, li raggiunga solo in pista, quindi quando uno fa
decisamente sul serio, visto che se la utilizzate per andarci per colline (come abbiamo fatto noi, nonostante la sola
trazione posteriore e le gomme "morbide" invitino prudenza) o per farci la spesa (come farebbe la nostra amica di New
York) lei risulta perfetta così. L'importante, per divertirsi, è solo che tra il supermercato è la cima della montagna,
beh, ci siano parecchie curve!




MINIMAL, MA CHIC!
A guardarla, comunque, si capisce subito che il suo design minimalista trasmette un senso di leggerezza
(confermato dal moltocarbonio presente)
e che la sua carrozzeria semplice e disadorna al primo sguardo, se osservata con attenzione rivela invece molte prese
d'aria seducenti.
Poi c'è un aspetto, secondo me, importantissimo. Siete mai saliti su una MP4-12C? Bene, dimenticatevi gli
sforzi che avete dovuto fare per entrare nel suo abitacolo: qui le coreografiche portiere si sollevano di
più e si aprono maggiormente verso le esterno, di conseguenza la distanza fra il brancardo e la parte alta
della porta è aumentato e vi agevola l'accesso. È un aspetto da non sottovalutare, sopratutto se la usate spesso.



L'abitacolo non è male, in quanto a spazio e posizione di guida, ma è molto minimal e non è certo il punto forte di questa McLaren. Qualche finitura non adeguata al rango c'è; come dire: a Woking badano più “all'arrosto, che al fumo”, e a noi questo, tutto sommato, piace!
VELOCE, MA A VOLTE… LENTA…
Complicato disinserire manualmente il freno a mano elettrico e un po' lenti sia il navigatore (con lo schermo verticale) che la telecamera posteriore. I sedili di serie (state lontani da quelli opzionali in carbonio) sono molto comodi ma, anche, molto sagomati e, quindi, potrebbero creare qualche problema a persone molto alte o robuste. Il lunotto posteriore, concavo, è veramente molto bello e d'impatto!
Ha anche il bluetooth, il Cruise Control e lo specchietto dietro le alette parasole (incredibile, vero, per dei maniaci del peso piuma) per permettere di rifarsi il trucco alla fanciulla (e ne avrete, date retta a me) che si siederà al vostro fianco.



SI…YOU’RE WELCOME!
Ah proposito: vi ricordate la ragazza proveniente dalla grande mela, di cui si parlava all'inizio? Beh, vi devo confessare che non si è lasciata scoraggiare dal nostro gentile rifiuto e, facendo scivolare (in modo del tutto inaspettato, ma pieno di languida classe) il pareo in cui era avvolta, ha sottolineato che se le avessimo dato il permesso di fare le foto, beh, le avrebbe volute fare così!
A questo punto, secondo voi, cosa avremmo potuto dirle, se non: "You're welcome"?.

I don't Like
la posizione dei pulsanti (sulla destra, in basso, per le regolazioni elettriche dei sedili: scomodi e poco immediati;Lifers Cool
Se amate la guida coinvolgente ma, anche qualcosa per distinguervi nel mondo sempre più affollato delle supercar, beh, l'avete trovata... Magari sceglietela GT!VIDEO
Perché i sogni, col tempo, possono trasformarsi in realtà. Non ci credete?
Guardate il nostro mini-film, girato al Boscareto Resort, dedicato alla McLaren 570S e… Vi ricrederete!
Anche tu hai un'auto che ci vorresti far provare?
(riservato a concessionari e proprietari di auto particolari)
RINGRAZIAMENTI SPECIALI
Abbiamo potuto vivere questa esperienza e possiamo condividerla con voi grazie a: Alessandro Gori e Matteo D’Amore (McLaren Milano), Geru Santos (Model), Valentina Dogliani (Il BoscaretoResort), Giulio Visentin (Film Maker Director)
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