Concorso d’eleganza di Villa d’Este: un altro mondo

Il concorso d’eleganza di Villa d’Este è un altro mondo.
Vetture uniche, una cornice da sogno e un’edizione ancora più limitata ed esclusiva a causa delle restrizioni della pandemia. 50 le vetture iscritte distribuite in otto decenni e suddivisi in altrettante classi.

Concorso  d’Eleganza Villa d’Este dal 1° ottobre 2021

A vincere questa ventesima edizione la Lancia Dilambda Serie I “Blue Carlton” del 1930, magistralmente restaurata da Filippo Sole.
Neanche la pioggia della giornata di domenica è riuscita a scalfire la bellezza di questo evento, regalando anzi una sfumatura ancora più affascinante a queste vetture di un’altra epoca.

Concorso d’eleganza di Villa d’Este: un altro mondo.

Il Gruppo BMW ha giocato in casa svelando nell’aperitivo di venerdì sera la i Vision Circular e, il sabato, la Rolls-Royce Boat Tail. Il primo è un veicolo progettato secondo i principi dell’economia circolare, una dimostrazione concreta della sfida della sostenibilità nel segmento premium utilizzando il 100% dei materiali riciclati, o riciclabili, nella sua costruzione. La Boat Tail, invece, è stata esposta nel Giardino dei Mosaici di Villa d’Este in anteprima mondiale e costituisce il primo passo di un progetto quadriennale che prevede la realizzazione di tre carrozzerie speciali per altrettanti committenti eccellenti.

E poi… Fra le Concept, la Lamborghini Countach LP 500 è stata quella che ha rapito maggiormente la mia attenzione. Un pò perché è stato uno dei primi modellini che ho avuto, un pò quel giallo inconfondibile. È una vera e propria resurrezione, quella della “idea car” presentata al Salone di Ginevra del 1971. Dopo tre anni di sviluppo, la LP 500 fu sacrificata al crash test e scomparve. La sua ricostruzione su richiesta di un cliente ha richiesto oltre 25 mila ore di lavoro al Polo Storico di Sant’Agata basandosi su foto, documenti, rapporti delle riunioni, disegni originali e la memoria di alcuni dei protagonisti dell’epoca. Il Centro stile diretto da Mitja Borkert ha contribuito nella ricostruzione della carrozzeria e nella supervisione estetica ricreando qualcosa di unico ed inimitabile…e che sound!

Sarebbero da menzionare tutte e 50 per il loro fascino ma descriverò quelle che hanno colpito maggiormente la mia anima da ragazzo cresciuto negli anni ’90 con il mito di Le Mans e di Gran Turismo alla Playstation. Capirete bene la mia emozione nel vedere la Mercedes CLK GTR di Eugenio Amos, incredibilmente sfacciata, o la Porsche 911 GT1, uno dei due esemplari esistenti al mondo con i fari anteriori della 993, che svettava trionfale nel suo bianco candido in aperto contrasto con il suo sguardo assetato di cordoli e di velocità.

E poi ancora Miura, Countach Walter Wolf Racing, Bugatti EB110, Isdera Commendatore, Ferrari F40, F50, 512BB LM (fa vibrare anche i palazzi oltre che i cuori degli appassionati) e poi la regina assoluta per chi come me è un Gordon Murray fan… Sua maestà la McLaren F1.

Per quanto riguarda la categoria racing devo fare una menzione speciale per la Alpine M64, un diavoletto minuto e filante che mi ha portato via le orecchie. Amore istantaneo ed incondizionato.

Come ho già detto prima ci sarebbe da parlarne per ore ore, ma Villa d’Este è così. Ovunque ti giri ci sono persone ed autovetture uniche, che rappresentano una vera ricchezza del panorama automobilistico mondiale ed è un vero piacere poter tornare ad ammirarle dal vivo dopo un anno di stop.

Concorso d’eleganza di Villa d’Este: un altro mondo.

PS. Si aggirava fuori concorso una Ferrari 250 GTO del 1962 marrone scuro con tetto bianco con il numero 86. Devo aggiungere altro?