Test Drive
Peugeot RCZ-R 1.6 16V
(prova su strada)

Subito accontentati

Beh, magari qualche cavallo, un plus di potenza in grado di farle tenere testa alle blasonate tedesche: non ci crederete, ma anche in questo caso sono stato accontentato, ed è nata l'RCZ-R. Si tratta della Peugeot stradale più potente di sempre, con il suo stratosferico 1.6 turbo da 270 CV, la sua altezza da terra limitata, i cerchi di maggior diametro (con tanto di "R" sui mozzi), i pneumatici ribassati e gli scarichi che, facendo capolino dai due lati del paraurti posteriore, sono un biglietto da visita estetico e sonoro che la dice lunga sui suoi obiettivi; anche quell'alettone fisso, che a qualcuno potrebbe sembrare un po' sfacciato su un design così raffinato, sta li per un preciso motivo e, quindi, alla fine attrae.

vista da dentro ...

Negli interni la sportività è rimarcata, ma di qualità; i sedili anteriori, in pelle ed alcantara, sono fantastici, la dotazione completa (nonostante un risparmio di quasi 20 kg, rispetto alla 200 CV, che la dice lunga) anche se alcuni comandi del sistema di infotainment tendono un po' ad ingannare e risultano piccoli da utilizzare (ad esempio i tasti della radio, dall'ottimo suono grazie al sistema JBL da 240 W). Il display luminoso del navigatore è in una posizione un po' infelice (rivelando l'età del progetto) ma, essendo a scomparsa, basterà chiuderlo per avere una visibilità molto buona per questa tipologia ed una sensazione di connessione con la vettura invidiabile.

Un plauso, inoltre, va al disegno e alle dimensioni del volante a tre razze, che ha un'ottima impugnatura e accentua ulteriormente questo senso di intimità "uomo-macchina" che si viene a creare una volta che ci si è sistemati al posto di guida.

il valore di una R

Ma bisogna scendere nel tecnico per giustificare il prezzo aggiuntivo della "R": Il monoblocco in alluminio del motore e le bielle sono stati irrobustiti e i pistoni, raffreddati a olio, utilizzano una lega d’alluminio che arriva, addirittura, dalla Formula 1. Dimensioni maggiorate per il turbocompressore, nuovo collettore di aspirazione, frizione rinforzata, cambio manuale (6 rapporti, corti, dagli inneschi bruschi e rumorosi) in pieno stile motorsport, sistema di scarico rivisitato (sonorità "vera" e quindi più sportiva, ma mai eccessiva nel uso quotidiano, anche se una valvola Pop-Off che borbottasse in scalata non ci sarebbe stata male), freni maggiorati. L’unica modifica strutturale riguarda l’adozione del differenziale Torsen a slittamento limitato che, essendo un "meccanico vecchia scuola", ne influenza in modo determinante la dinamica di guida.

Nessuna centralina deciderà la distribuzione della coppia dalla ruota con più o meno grip... Sembrano sfumature, ma non lo sono. Quindi, questa RCZ-R è una sportiva che, una volta che avete capito le sue razioni di guida (e non siete neo-patentati, ma piloti un po' smaliziati) risulta sempre prevedibile... Sia che passiate da andature "tranquille" a quelle decisamente più "cattive": bisogna caricare l'anteriore, per evitare il sottosterzo ed il passo lungo e il grip elevato mettono al riparo da qualsiasi sorpresa, rendendola divertente su ogni genere di strada. Proprio per questo non esiste un tasto "sport" o la possibilità di accedere a regolazioni particolari: lei nasce così, è quasi perfetta, perché tentare di cambiarla ?
Maggior attenzione, invece, va prestata sul bagnato; dai 2 mila ai 5 mila, la “botta” è notevole ed è bene tenere saldamente il volante (nella classica posizione 9:15) anche sul dritto. So che qui mi tirerò le ire dei puristi, ma mi chiedo come sarebbe stata se fosse (anche) dotata di un cambio a doppia frizione performante... Speriamo la Peugeot, in futuro, accontenti anche questo mio (terzo) desiderio.

RINGRAZIAMENTI SPECIALI

Peugeot Italia nelle persone del Dott. Eugenio Franzetti e Emanuele Ignomeriello