Il romanticismo estemporaneo dei ribaltabili

Da quando sono single succede che divido le mie serate in tre categorie: quelle della caccia, quelle della convivialità e quelle della solitudine. Succede che vai a teatro, una sera che aveva i colori della terza categoria. Non chiami amiche, non accenni ad aperitivi o cene. Una sera a teatro, con te stessa. E come tale la affronti, anche se mia nonna sarebbe rabbrividita a leggere che sono uscita di casa con reggiseno e perizoma non coordinati.
Ma tant’è.

A teatro ho assistito a uno spettacolo piacevole, divertente, bagnato da un prosecchino fresco bevuto tra un atto e l’altro. Ero talmente tanto concentrata sul palcoscenico che non ho notato la caduta rovinosa della mia borsa, con conseguente dispersione del contenuto sul parquet della sala. Una decina di paia d’occhi si è girata a guardarmi, infastidita dai tintinnii e dai rumori provocati dalla caduta.
Stia tranquilla, l’aiuto io”. Un sussurro affianco a me, un sorriso bianchissimo e uno dei miei preservativi nella mano del mio vicino di poltrona. Lo stesso con il quale sono fuggita dal teatro pochi minuti dopo, sotto la pioggia milanese, trasformando la cosiddetta serata della solitudine in una quarta categoria, mai sperimentata prima: la serata delle sorprese.

Il romanticismo estemporaneo dei ribaltabili

Come quella, piacevole, di un incontro fugace e quella, disastrosa, dell’estinzione dei sedili ribaltabili nelle nuove automobili.
Cioè, ma state scherzando? Uccidere così un must del romanticismo italico in nome di chissà quale comodità?
I sedili ribaltabili sono l’emblema dell’ottimismo e di un animo votato alla risoluzione dei problemi, sempre. Regalano una patina di romanticismo anche a giornate pessime, anche ai lunedì.

Il romanticismo estemporaneo dei ribaltabili

Da quest’avventura ho imparato che:
– mia nonna aveva ragione, mutande e perizoma vanno sempre coordinate. Anche quando sei a casa con la febbre e aspetti la guardia medica.
– non devo chiudere mai la borsa, metti caso che si rovesci nuovamente a terra?
– quando incontro un ruspante condivisore del romanticismo estemporaneo, prima di accettare la condivisione in auto devo sincerarmi che abbia tra gli optional anche i sedili ribaltabili. O casa vicina, in alternativa.